Chi è Paolo?

L'APOSTOLO DELLE GENTI

Paolo di Tarso, nato con il nome di Saulo e conosciuto come San Paolo, è una figura centrale nel Cristianesimo e la sua vita e le sue opere sono descritte nel Nuovo Testamento. È nato a Tarso, in Cilicia (oggi parte della Turchia), da una famiglia ebrea di stirpe farisaica. I farisei erano un gruppo religioso e politico dell'ebraismo che seguiva rigorosamente la Legge mosaica e le tradizioni orali.  Apostolo dell’unico e vero Dio, Gesù Cristo, Paolo fu “l’Apostolo delle genti", cioè il principale missionario del Vangelo di Gesù Cristo tra i pagani greci e romani. 

Paolo, inizialmente un persecutore dei cristiani, si convertì al cristianesimo quando, mentre si recava da Gerusalemme a Damasco per organizzare la repressione dei cristiani della città, fu improvvisamente avvolto da una luce abbagliante e udì la voce di Gesù Cristo che gli diceva: "Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?" Reso cieco da questa luce divina, vagò per tre giorni per Damasco, dove fu poi guarito dal capo della piccola comunità cristiana di quella città, Anania. L'episodio, noto come “conversione di Paolo”, diede inizio all'opera di evangelizzazione di Paolo.

Come gli altri primi missionari cristiani, rivolse inizialmente la sua predicazione agli ebrei, ma in seguito si dedicò soprattutto ai "gentili". I territori che percorse nella sua predicazione itinerante furono inizialmente l'Arabia (l'attuale Giordania), poi soprattutto l'Acaia (l'attuale Grecia) e l'Asia Minore (l'attuale Turchia). Il successo della sua predicazione lo mise in contrasto con alcuni cristiani di origine ebraica, che cercavano di imporre ai pagani convertiti l'osservanza di tutte le leggi religiose ebraiche, in particolare la circoncisione. Paolo si oppose con fermezza a tale richiesta e, grazie al suo carattere energico e appassionato, riuscì a prevalere. Si definì l'ultimo dei santi e il primo dei peccatori, consapevole del suo passato di persecutore e del perdono ricevuto da Gesù Cristo. Fondò numerose chiese cristiane, delle quali si considerava padre, avendole generate in Cristo attraverso il seme della sua predicazione. È considerato uno dei più grandi diffusori del Regno di Dio.

Fu arrestato dai romani a Gerusalemme con l'accusa di provocare disordini. Esercitando il suo diritto di cittadino romano, fece appello al giudizio dell'imperatore e venne trasferito a Roma, dove trascorse diversi anni in arresto domiciliare, continuando comunque la sua predicazione. Morì a causa delle persecuzioni avviate da Nerone, nel 64 o 67 d.C.